Cesare Bedognè
Cesare Bedogné nasce a Sondrio nel 1968. Nel 1987 si trasferisce a Pavia per intraprendere studi universitari in Matematica e Fisica Teorica. Si laurea con lode con una tesi sullo Spazio-Tempo di Minkovski, la struttura geometrica alla base della Teoria della Relatività Ristretta di Albert Einstein. Successivamente svolgerà attività di ricerca presso il Dipartimento di Filosofia dell’Università di Helsinki, e alla West London University, dove gli viene assegnata una borsa triennale Marie Curie.Nel corso dei suoi studi scientifici, inizia a maturare un vivo interesse per le arti visive, con particolare attenzione al cinema, e - "nel tentativo di cogliere lo sguardo allo stato puro”- si dedica con intensità alla fotografia. Negli anni ’90 vive a lungo in Olanda, dove allestisce la sua prima camera oscura, iniziando a lavorare alla serie intitolata “Innerscapes” (ora le fotografie sono incluse nella serie "Dutch Years"), concentrandosi "sugli strani istanti quando interno ed esterno, l’occhio e la cosa guardata, sembrano quasi dissolversi l’uno nell’altro”. Dopo la morte della sua compagna Monique, dovuta a leucemia, Bedogné fa ritorno in Italia e inizia a lavorare al ciclo di immagini che troverà poi forse i maggiori riscontri a livello internazionale, intitolata “Broken Images” e dedicata a un Sanatorio dismesso nelle Alpi italiane, nel quale il fotografo riconosce il proprio "paesaggio di desolazione, congelato in un silenzioso crepuscolo: la misteriosa nudità dove l'anima, sola, ritorna a sé stessa" (da “Broken Images”, Visura Magazine, 2009). Successivamente viaggia a lungo in Europa, in Sud America e nel Nepal, lavorando alla serie intitolata "Leaving", dove si concentra sugli "orizzonti del viaggio" - la solitudine, la leggerezza e la nostalgia, l'ansia e l'ebbrezza del viandante. Il titolo va dunque inteso nel duplice senso di partenza e abbandono arrivando anche ad alludere, in alcune immagini, a quella partenza definitiva che è la morte. A partire dalla fine degli anni ’90 le opere fotografiche di Cesare Bedognè sono state esibite in mostre personali e collettive in svariate gallerie e sedi museali, in Italia e all’estero. Cesare Bedognè ha pubblicato (ABao AQu, 2014) il libro fotografico “Della cenere e del vento”, con testi (in versione bilingue italiano/inglese) di Cesare Bedognè, Emanuele Ferrari e Christian Stokbro-Karlsen. Negli ultimi anni Bedogné si è trasferito in Grecia (prima a Creta e ora a Lesvos) dedicandosi anche alla scrittura. Nel 2012 ha pubblicato la sua prima opera narrativa, un romanzo autobiografico in forma di diario, che mescola prosa ritmica e poesia, intitolato “Oltre l’azzurro” (ABao AQu, 2012), dedicato ai suoi anni d'Olanda. Questo romanzo è ora alla base dello spettacolo teatrale omonimo, un racconto per voce, corpo e musiche barocche, che intreccia la musica di Bach al teatro giapponese Butoh, al mimo e al teatro danza, prodotto dal Teatro Bismantova di Castelnovo Monti e dall’Istituto di Musica e Liturgia di Reggio Emilia. Sulla base di questo progetto teatrale, e delle sue immagini fotografiche, Cesare Bedogné ha lavorato al film "Storia per un teatro vuoto", con il regista russo Alekesandr Balagura, e con il supporto di ABao AQu Edizioni, Incantations Gallery (Genova) e Genova Film Commission. Nel febbraio 2016 ha pubblicato con Talos edizioni l'opera narrativa "Nessuno", una raccolta di prose liriche dedicate alla Grecia, al tema del viaggio mitico (di Odisseo) e alla morte del padre. È in uscita (Nulla Die Edizioni, Maggio 2016) anche la raccolta di racconti "Ombre d'Europa", un ricordo dei suoi vecchi vagabondaggi nei paesi del Nord.Cesare Bedogné ha collaborato con diverse riviste, sia come fotografo che come scrittore, tra le quali "Doppio Zero" e "Il Foglio Clandestino" (che hanno ultimamente pubblicato l'articolo intitolato “L’ultimo viaggio di Albert Camus”) e Visura Magazine a New York.
(a cura di Venanzio Del Mare)
CONTACT INFORMATION
Email: cesare.bedogne@gmail.com
Mob: +39 3937392372
Photography Web-Site: www.cesarebedogne.com
MOSTRE/SELECTED EXHIBITIONS
2015 Palazzo Ducale, Castelnovo ne’ Monti, Reggio Emilia (Italy) (solo) Incantations Gallery, Genova (Italy)
2014 Dagmar Schmidla, Cologne (Germany) (solo)Incantations Gallery, Genova (Italy) (solo)Biennale "Le Tracce", Castello di Sarzano (Italy) MIIT Museum of Contemporary Art, Turin (Italy)
2012 Dagmar Schmidla Galerie, Cologne (Germany) (solo)
2010 Dagmar Schmidla Galerie, Cologne (Germany) (solo)“Silent Witness” (Biennale Grid), Ververs Contemporary, Amsterdam (Netherlands)Galerie Art Present, Paris (France)"Arte per l'Arte", in conjuction with the 56 edition of the Film Fest, Taormina Gallery (Italy)"Italian Photography", Infantellina Contemporary, Berlin (Germany)"Perception and Landscape", Taormina Gallery (Italy)Art Fair 21, Cologne (Germany), with Dagmar Schmidla Galerie (Germany)
2009 Museo Nazionale della Fotografia Cav.Alberto Sorlini (Brescia, Italy) (solo)Museum of Art and History and Palazzo Sertoli, Sondrio (Italy) (solo) Galerie Jullien, Genéve (Switzerland) (solo)"Ingenious Methodology", Ch’i Contemporary Fine Art, New York (USA)"Strange Things", Infantellina Contemporary, Berlin (Germany)
2008 “Empty Paradise”, Fotomuseum Den Haag (Netherlands)
2007 Ch’i Contemporary Fine Art, New York (USA)Curzon Soho, London (UK) (solo)
2006 Photo New York, with Ch’i Contemporary Fine Art, New York (USA)
2005 Photo New York, with Ch’i Contemporary Fine Art, New York (USA)Ch’i Contemporary Fine Art, New York (USA) (solo)
2004 Gallery Open Mind, Milan (Italy) (solo)
2002 Gallery International, Baltimore (USA)
2000 Tepper Takayama Fine Arts, Boston (USA)
1996 Ciasa Granda Museum, Stampa, Switzerland (solo)
Cesare Bedogné nasce a Sondrio nel 1968. Nel 1987 si trasferisce a Pavia per intraprendere studi universitari in Matematica e Fisica Teorica. Si laurea con lode con una tesi sullo Spazio-Tempo di Minkovski, la struttura geometrica alla base della Teoria della Relatività Ristretta di Albert Einstein. Successivamente svolgerà attività di ricerca presso il Dipartimento di Filosofia dell’Università di Helsinki, e alla West London University, dove gli viene assegnata una borsa triennale Marie Curie.Nel corso dei suoi studi scientifici, inizia a maturare un vivo interesse per le arti visive, con particolare attenzione al cinema, e - "nel tentativo di cogliere lo sguardo allo stato puro”- si dedica con intensità alla fotografia. Negli anni ’90 vive a lungo in Olanda, dove allestisce la sua prima camera oscura, iniziando a lavorare alla serie intitolata “Innerscapes” (ora le fotografie sono incluse nella serie "Dutch Years"), concentrandosi "sugli strani istanti quando interno ed esterno, l’occhio e la cosa guardata, sembrano quasi dissolversi l’uno nell’altro”. Dopo la morte della sua compagna Monique, dovuta a leucemia, Bedogné fa ritorno in Italia e inizia a lavorare al ciclo di immagini che troverà poi forse i maggiori riscontri a livello internazionale, intitolata “Broken Images” e dedicata a un Sanatorio dismesso nelle Alpi italiane, nel quale il fotografo riconosce il proprio "paesaggio di desolazione, congelato in un silenzioso crepuscolo: la misteriosa nudità dove l'anima, sola, ritorna a sé stessa" (da “Broken Images”, Visura Magazine, 2009). Successivamente viaggia a lungo in Europa, in Sud America e nel Nepal, lavorando alla serie intitolata "Leaving", dove si concentra sugli "orizzonti del viaggio" - la solitudine, la leggerezza e la nostalgia, l'ansia e l'ebbrezza del viandante. Il titolo va dunque inteso nel duplice senso di partenza e abbandono arrivando anche ad alludere, in alcune immagini, a quella partenza definitiva che è la morte. A partire dalla fine degli anni ’90 le opere fotografiche di Cesare Bedognè sono state esibite in mostre personali e collettive in svariate gallerie e sedi museali, in Italia e all’estero. Cesare Bedognè ha pubblicato (ABao AQu, 2014) il libro fotografico “Della cenere e del vento”, con testi (in versione bilingue italiano/inglese) di Cesare Bedognè, Emanuele Ferrari e Christian Stokbro-Karlsen. Negli ultimi anni Bedogné si è trasferito in Grecia (prima a Creta e ora a Lesvos) dedicandosi anche alla scrittura. Nel 2012 ha pubblicato la sua prima opera narrativa, un romanzo autobiografico in forma di diario, che mescola prosa ritmica e poesia, intitolato “Oltre l’azzurro” (ABao AQu, 2012), dedicato ai suoi anni d'Olanda. Questo romanzo è ora alla base dello spettacolo teatrale omonimo, un racconto per voce, corpo e musiche barocche, che intreccia la musica di Bach al teatro giapponese Butoh, al mimo e al teatro danza, prodotto dal Teatro Bismantova di Castelnovo Monti e dall’Istituto di Musica e Liturgia di Reggio Emilia. Sulla base di questo progetto teatrale, e delle sue immagini fotografiche, Cesare Bedogné ha lavorato al film "Storia per un teatro vuoto", con il regista russo Alekesandr Balagura, e con il supporto di ABao AQu Edizioni, Incantations Gallery (Genova) e Genova Film Commission. Nel febbraio 2016 ha pubblicato con Talos edizioni l'opera narrativa "Nessuno", una raccolta di prose liriche dedicate alla Grecia, al tema del viaggio mitico (di Odisseo) e alla morte del padre. È in uscita (Nulla Die Edizioni, Maggio 2016) anche la raccolta di racconti "Ombre d'Europa", un ricordo dei suoi vecchi vagabondaggi nei paesi del Nord.Cesare Bedogné ha collaborato con diverse riviste, sia come fotografo che come scrittore, tra le quali "Doppio Zero" e "Il Foglio Clandestino" (che hanno ultimamente pubblicato l'articolo intitolato “L’ultimo viaggio di Albert Camus”) e Visura Magazine a New York.
(a cura di Venanzio Del Mare)
CONTACT INFORMATION
Email: cesare.bedogne@gmail.com
Mob: +39 3937392372
Photography Web-Site: www.cesarebedogne.com
MOSTRE/SELECTED EXHIBITIONS
2015 Palazzo Ducale, Castelnovo ne’ Monti, Reggio Emilia (Italy) (solo) Incantations Gallery, Genova (Italy)
2014 Dagmar Schmidla, Cologne (Germany) (solo)Incantations Gallery, Genova (Italy) (solo)Biennale "Le Tracce", Castello di Sarzano (Italy) MIIT Museum of Contemporary Art, Turin (Italy)
2012 Dagmar Schmidla Galerie, Cologne (Germany) (solo)
2010 Dagmar Schmidla Galerie, Cologne (Germany) (solo)“Silent Witness” (Biennale Grid), Ververs Contemporary, Amsterdam (Netherlands)Galerie Art Present, Paris (France)"Arte per l'Arte", in conjuction with the 56 edition of the Film Fest, Taormina Gallery (Italy)"Italian Photography", Infantellina Contemporary, Berlin (Germany)"Perception and Landscape", Taormina Gallery (Italy)Art Fair 21, Cologne (Germany), with Dagmar Schmidla Galerie (Germany)
2009 Museo Nazionale della Fotografia Cav.Alberto Sorlini (Brescia, Italy) (solo)Museum of Art and History and Palazzo Sertoli, Sondrio (Italy) (solo) Galerie Jullien, Genéve (Switzerland) (solo)"Ingenious Methodology", Ch’i Contemporary Fine Art, New York (USA)"Strange Things", Infantellina Contemporary, Berlin (Germany)
2008 “Empty Paradise”, Fotomuseum Den Haag (Netherlands)
2007 Ch’i Contemporary Fine Art, New York (USA)Curzon Soho, London (UK) (solo)
2006 Photo New York, with Ch’i Contemporary Fine Art, New York (USA)
2005 Photo New York, with Ch’i Contemporary Fine Art, New York (USA)Ch’i Contemporary Fine Art, New York (USA) (solo)
2004 Gallery Open Mind, Milan (Italy) (solo)
2002 Gallery International, Baltimore (USA)
2000 Tepper Takayama Fine Arts, Boston (USA)
1996 Ciasa Granda Museum, Stampa, Switzerland (solo)
Cesare Bedogné nasce a Sondrio nel 1968. Nel 1987 si trasferisce a Pavia per intraprendere studi universitari in Matematica e Fisica Teorica. Si laurea con lode con una tesi sullo Spazio-Tempo di Minkovski, la struttura geometrica alla base della Teoria della Relatività Ristretta di Albert Einstein. Successivamente svolgerà attività di ricerca presso il Dipartimento di Filosofia dell’Università di Helsinki, e alla West London University, dove gli viene assegnata una borsa triennale Marie Curie.Nel corso dei suoi studi scientifici, inizia a maturare un vivo interesse per le arti visive, con particolare attenzione al cinema, e - "nel tentativo di cogliere lo sguardo allo stato puro”- si dedica con intensità alla fotografia. Negli anni ’90 vive a lungo in Olanda, dove allestisce la sua prima camera oscura, iniziando a lavorare alla serie intitolata “Innerscapes” (ora le fotografie sono incluse nella serie "Dutch Years"), concentrandosi "sugli strani istanti quando interno ed esterno, l’occhio e la cosa guardata, sembrano quasi dissolversi l’uno nell’altro”. Dopo la morte della sua compagna Monique, dovuta a leucemia, Bedogné fa ritorno in Italia e inizia a lavorare al ciclo di immagini che troverà poi forse i maggiori riscontri a livello internazionale, intitolata “Broken Images” e dedicata a un Sanatorio dismesso nelle Alpi italiane, nel quale il fotografo riconosce il proprio "paesaggio di desolazione, congelato in un silenzioso crepuscolo: la misteriosa nudità dove l'anima, sola, ritorna a sé stessa" (da “Broken Images”, Visura Magazine, 2009). Successivamente viaggia a lungo in Europa, in Sud America e nel Nepal, lavorando alla serie intitolata "Leaving", dove si concentra sugli "orizzonti del viaggio" - la solitudine, la leggerezza e la nostalgia, l'ansia e l'ebbrezza del viandante. Il titolo va dunque inteso nel duplice senso di partenza e abbandono arrivando anche ad alludere, in alcune immagini, a quella partenza definitiva che è la morte. A partire dalla fine degli anni ’90 le opere fotografiche di Cesare Bedognè sono state esibite in mostre personali e collettive in svariate gallerie e sedi museali, in Italia e all’estero. Cesare Bedognè ha pubblicato (ABao AQu, 2014) il libro fotografico “Della cenere e del vento”, con testi (in versione bilingue italiano/inglese) di Cesare Bedognè, Emanuele Ferrari e Christian Stokbro-Karlsen. Negli ultimi anni Bedogné si è trasferito in Grecia (prima a Creta e ora a Lesvos) dedicandosi anche alla scrittura. Nel 2012 ha pubblicato la sua prima opera narrativa, un romanzo autobiografico in forma di diario, che mescola prosa ritmica e poesia, intitolato “Oltre l’azzurro” (ABao AQu, 2012), dedicato ai suoi anni d'Olanda. Questo romanzo è ora alla base dello spettacolo teatrale omonimo, un racconto per voce, corpo e musiche barocche, che intreccia la musica di Bach al teatro giapponese Butoh, al mimo e al teatro danza, prodotto dal Teatro Bismantova di Castelnovo Monti e dall’Istituto di Musica e Liturgia di Reggio Emilia. Sulla base di questo progetto teatrale, e delle sue immagini fotografiche, Cesare Bedogné ha lavorato al film "Storia per un teatro vuoto", con il regista russo Alekesandr Balagura, e con il supporto di ABao AQu Edizioni, Incantations Gallery (Genova) e Genova Film Commission. Nel febbraio 2016 ha pubblicato con Talos edizioni l'opera narrativa "Nessuno", una raccolta di prose liriche dedicate alla Grecia, al tema del viaggio mitico (di Odisseo) e alla morte del padre. È in uscita (Nulla Die Edizioni, Maggio 2016) anche la raccolta di racconti "Ombre d'Europa", un ricordo dei suoi vecchi vagabondaggi nei paesi del Nord.Cesare Bedogné ha collaborato con diverse riviste, sia come fotografo che come scrittore, tra le quali "Doppio Zero" e "Il Foglio Clandestino" (che hanno ultimamente pubblicato l'articolo intitolato “L’ultimo viaggio di Albert Camus”) e Visura Magazine a New York.
(a cura di Venanzio Del Mare)
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Email: cesare.bedogne@gmail.com
Mob: +39 3937392372
Photography Web-Site: www.cesarebedogne.com
MOSTRE/SELECTED EXHIBITIONS
2015
Palazzo Ducale, Castelnovo ne’ Monti, Reggio Emilia (Italy) (solo)
Incantations Gallery, Genova (Italy)
2014
Dagmar Schmidla, Cologne (Germany) (solo)
Incantations Gallery, Genova (Italy) (solo)
Biennale "Le Tracce", Castello di Sarzano (Italy)
MIIT Museum of Contemporary Art, Turin (Italy)
2012
Dagmar Schmidla Galerie, Cologne (Germany) (solo)
2010
Dagmar Schmidla Galerie, Cologne (Germany) (solo)
“Silent Witness” (Biennale Grid), Ververs Contemporary, Amsterdam (Netherlands)
Galerie Art Present, Paris (France)
"Arte per l'Arte", in conjuction with the 56 edition of the Film Fest, Taormina Gallery (Italy)
"Italian Photography", Infantellina Contemporary, Berlin (Germany)
"Perception and Landscape", Taormina Gallery (Italy)
Art Fair 21, Cologne (Germany), with Dagmar Schmidla Galerie (Germany)
2009
Museo Nazionale della Fotografia Cav.Alberto Sorlini (Brescia, Italy) (solo)
Museum of Art and History and Palazzo Sertoli, Sondrio (Italy) (solo)
Galerie Jullien, Genéve (Switzerland) (solo)
"Ingenious Methodology", Ch’i Contemporary Fine Art, New York (USA)
"Strange Things", Infantellina Contemporary, Berlin (Germany)
2008
“Empty Paradise”, Fotomuseum Den Haag (Netherlands)
2007
Ch’i Contemporary Fine Art, New York (USA)
Curzon Soho, London (UK) (solo)
2006
Photo New York, with Ch’i Contemporary Fine Art, New York (USA)
2005
Photo New York, with Ch’i Contemporary Fine Art, New York (USA)
Ch’i Contemporary Fine Art, New York (USA) (solo)
2004
Gallery Open Mind, Milan (Italy) (solo)
2002
Gallery International, Baltimore (USA)
2000
Tepper Takayama Fine Arts, Boston (USA)
1996
Ciasa Granda Museum, Stampa, Switzerland (solo)